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venerdì 19 dicembre 2008

Con le nostre famose facce idiote, ah eccoci qui. Con i nostri famosi sorrisi tristi, a parlarci ancora di noi.

Se rileggo i post degli ultimi tre mesi, e l ho fatto, mi accorgo che appaio come una persona paranoide, in preda ad un forte malessere interiore, scontenta, non realizzata, tarpata, incastrata.
In parte è vero, sono stato paranoide, a volte scontento, realizzato a metà, tarpato in parte, incastrato di sicuro.
Ho scritto negli ultimi interventi solo di lui, già, è cosi, ha occupato buona parte del mio tempo, del mio cervello, i miei amici ne hanno i coglioni pieni anche se sopportano bonariamente. Ma non tutto viene per nuocere. Ho scritto solo di lui ma ho fatto anche molto altro, e prometto dinanzi a voi compagne che presto tornerò con un bel post dove racconto altro che non sia lacrime, sangue, patimento, sesso, delusione e piccoli problemi di cuore non-post adolescenziali.
Martedì ero a lavoro, mi stavo scrivendo con Nagà quando tra i suoi messaggi mi trovo un Suo messaggio: "Sono arrivato ieri, ho i tuoi orecchini e la tua collana". Io di pietra! Erano cinque giorni che vivevo tranquillo, mi ero pure quasi dimenticato che doveva tornare e rispunta. Ok.
Prendo tempo gli rispondo, mi chiama, decidiamo di vederci la sera stessa.
A primo acchito mi sta sul cazzo, a pelle non lo sopporto, è come spesso accade scontroso, scazzoso, acido.. beviamo qualcosa, mi da le mie cose, parliamo del più e del meno, decido di riportarlo a casa, sono dibattuto se dirgliele certe cose o meno, arriviamo dinanzi casa sua lo mollo giù, nn ce l ho fatta a far uscire una sola parola. Lo saluto, me ne vado.
Dopo due minuti lo chiamo, gli chiedo di risalire in auto, torno indietro e risale. Gli parlo, gli dico tutto, dalla A alla Z, di come le vedo io le cose, di come vedo il suo comportamento, di quello che ho provato, non tralascio nulla, nemmeno le parti più scottanti, nessun pelo sulla lingua.
Il suo viso è pietrificato le sue mani gelide.
Ho fatto quello che mi sentivo di fare, quello che volevo fare, per l'ennesima volta. Ho vinto di nuovo io. Ed ora sto bene.
"Ricorda che ti voglio un mondo di bene, sappi che mai mi è passato per la testa di farti del male anche se so che purtroppo te ne ho fatto, una delle poche cose positive che ho ora è sapere che ti ho vicino.."
Fine. (?)

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