Punto e a capo

Riprendo il titolo di Liberazione di oggi.
Nel punto e nel a capo comprende tutto il significato di una cocente sconfitta, anzi oserei definirla una débàcle, una disfatta totale, oltre ogni aspettativa più negativa.
Se si apre il sito della "Sinistra Arcbaleno" in prima pagina si trovano solo i risultati elettorali. Un risultato misero, triste, deludente. Nessun commento, nulla, niente. Non ci sono parole. Sicuramente i dirigenti della SA sono increduli quanto il loro elettorato. Meglio tacere e riflettere.


Camera: 3,1%
Senato: 3,2%

Un 3% di un soggetto politico che alle scorse elezioni politiche sommando i quattro partiti che la compongono raggiungeva e oltrepassava l'11%.
Siamo fuori dal Parlamento, non abbiamo rappresentanti per la prima volta nella storia repubblicana, per la prima volta dopo 62 anni. Il Parlamento italiano non ha una sinistra, chiamatela massimalista, antagonista, radicale, comunista, rosso-verde, chiamatela come cazzo vi pare. E' la Sinistra di questo paese.
Non siamo rappresentati, c'hanno ghigliottinati ma noi oggi, in questo primo giorno della terza era berlusconiana ricominciamo riflettendo sui perché, sui motivi e ricominciamo da una sconfitta che viste le proporzioni non può che darci forza, perché anche se non siamo in parlamento noi esistiamo, il partito esiste c'è e continuerà a lavorare, noi (che mai ci pentiremo del voto dato a differenza di molti che han votato in modo plebiscitario alcuni partiti) dobbiamo andare per le strade, in mezzo alla gente ed è da lì che si deve riniziare da dove abbiamo errato. Dalla base.

E' l'anno zero.