Le mie verità

Tempo di lettura: cinque minuti della vostra inutile esistenza.

E' specificatamente indicato per chi ha voglia di farsi una buona dose di cazzi miei e magari ridermi pure dietro. Ve ne do la possibilità.
Fate pure.

Lo so, sono egocentrico, sognatore, ingenuo, egoista e pure autolesionista. Testardo? Sì.
Era un bel sabato di quasi due mesi fa ormai all’anima parlavo con Nicola delle prossime persone che avrei visto la settimana dopo, ero in quel periodo di vortice conoscitivo di persone nuove a gogo. Avevo seguito il consiglio di un amico che mi disse: è tempo che conosci persone nuove, ma persone serie non scopate e via perché non è delle scopate che hai bisogno.
Quella settimana fu soprannominata da Fra la SETTIMANA DELLE PASSIVE. Un Pesci e un Cancro. Puntavo più sul cancro che sul pesci ma ovviamente sono finito sulla scelta meno razionale. Uscii la domenica con P, m’aveva tampinato di sms prima di uscire, prima impressione: non è bello, è mediocre ma mi dico godiamoci la serata; mi piaci mi fai sesso bla bla, finiamo a limonare e via dicendo chiede il massimo ma mi rifiuto. Penso c’è chi è più troia di me :-P La serata cmq trascorre liscia. Me ne torno a casa, sms di rito blabla.
“Bene allora ti scrivo…iniziamo a frequentarci oppure tra noi solo sesso oppure è stato bello finché è durato?” Tergiverso.
Lunedì esco con la seconda passiva che m’aveva tampinato di sms x una settimana ogni giorno ad ogni ora con mille domande ( cosa che detesto) a cui non diamo un nome perché fu tanto irrilevante quanto comicamente disperata la serata. Chiamiamolo C. va! Lo vedo, mi dico: oddio con chi sono uscito, per carità forse era oggettivamente pure più decente di P. ma a me faceva più sesso Malgioglio di lui, almeno fa ridere. Concludo la serata in modo alquanto scorretto ma non ce la facevo proprio a reggerla.

P. mi invita a casa sua per la sera. L’idea era di vedersi un film. Mi dico accetto, tanto non ho di meglio da fare alla fine m’era pure piaciuto anche se non convinto. Finiamo a passarci la serata a letto. Non male mi dico ma alcuni dubbi mi rimanevano. Continua a cercarmi, usciamo il giorno dopo, parte per 5 giorni torna mi invita a Venezia, ci vado. Serata stupenda devo dire e mi dico beh comincia ad affascinarmi tutto ciò. Mi lascio trascinare. Mi presenta le sue amiche e vado a cena da loro. Io gli presento i miei. Mi cerca, non ha problemi a girare a manina per le strade, è affettuoso forse fin troppo, mi fa scoprire una Venezia che non conoscevo, mi regala una perla bianca, una rosa rossa ed in più e porco quanto basta. Un po’ devo ammetterlo dopo due settimane mi sciolgo. In più comincio a fidarmi mi pone domande serie che mi fan riflettere a fondo su ciò che sto facendo. Più io rifletto e mi apro e più lui cambia, si gela, diventa distante, freddo, senza le premure iniziali che tanto m’avevano colpito. Vado avanti nonostante chi mi stava vicino mi diceva: non è il tuo tipo,non è alla tua altezza, ti meriti di meglio, credevo avessi tutt’altri gusti, lo vedo più freddo del solito, ti usa ed è pure tirchio, sembra che gli interessi solo uscire in compagnia. Ma ovviamente Fabio va avanti. Ovvio. A me cominciava a piacere.
Arriva il mese e la sua freddezza mi fa tirar fuori le palle e parlare, chiedere spiegazioni. Mi dice mille cose, contrastanti a prima vista con il suo comportamento: “non ho perso interesse solo che non è aumentato è sempre stabile” “ ho pensato anche io a cosa voglio, solo che l’unico problema è che ciò che provo per te è pari all’amicizia” “non voglio perderti”, piange, bla bla, ho visto troppi suoi pianti nell’ultimo mese per credere che siano veri. Mi bacia scopiamo. E’ stata la più bella tra tutte quelle che ci siam fatti. Decidiamo di vederci ancora come nell’ultimo mese con gli stessi accordi presi, cioè che ci frequentiamo senza vedere altri in tranquillità. Sono io ora che cado in crisi. Passiamo un sabato sera a Venezia, di merda, io gelido, pensieroso, lui stranamente un po’ più caloroso, circa. Due giorni dopo glielo dico io c’ho i dubbi non lo capisco. Gli chiedo perché ha scopato con me di nuovo se dice di vedere me come un amico. Mi dice prima “ non so xkè è capitato ma nn so se lo rifarei” dopo “l’ho fatto xkè l’ho voluto” mi scazzo, ci sto male non riesco a capire. Mi da la sua visione delle cose: “per lui sono un amico, non desidera altro di più, puntualizzando che lui con gli amici ci scopa.” La mia è diametralmente opposta: “io se considero uno amico non ci scopo semplicemente perché se è mio amico cmq nn provo attrazione”. Decido di chiudere, è meglio. Altre lacrime blabla. Mi scrive: “Non so se abbiamo fatto la cosa giusta, male che vada finiremo assieme”.

Ci vediamo dopo 5 giorni mi deve ridare un dvd, ovviamente si presenta senza, sale in auto mia mi dice che gli sono mancato, mi bacia, ci prova, scopiamo. E lì mi cade tutto. Cioè mi chiedo ma quello che t ho spiegato io su come lo vedo io il sesso non t’ha fatto riflettere? Mi impongo di star zitto, non porrò più domande lascio che le cose vadano come devono andare. Ormai m’era scaduto. Ma non scaduto a tal punto da non cercarlo più, perché comunque m’ero affezionato. Sabato scorso usciamo io e lui, me la passo pure, forse è stato l’alcool e mi rendo conto che nulla è come prima, pure per me. Ma la cosa che mi fa incazzare da matti è stato come ha messo fine a tutto ciò. Dopo un mese e mezzo ha tirato fuori le palle, cosa che ha dimostrato poco di avere. Non dico di averle io. Mi dice: mi sono innamorato di un altro, ci sono uscito ieri sera. Tu per me sei solo un amico per cui basta. Però non voglio perderti. Della serie son uscito con te, ho scopato con te nonostante sapessi cosa pensassi a riguardo finché non ho trovato uno nuovo che mi caga. Io ora mi chiedo: cosa perdo? Non perdo nulla di ciò che avevo già perso nelle ultime due settimane e riguardo al fatto di essergli amico penso che ciò che gli ho dato nell’ultimo mese e mezzo sia stato certo perché l’ho voluto io e m’andava ma a gratis. Se vuole qualcosa di più quel qualcosa va guadagnato. E non so se io lo voglio. Ha conosciuto il mio lato generoso, io sono anche altro. Sono difficile e ostinato e a detta di molti stronzo, concordo.
Mi ha usato? Me sa de sì, ma penso che ce siamo usati entrambi.

“Sei come un bambino in un box giochi, gli si rompe il giocattolo vecchio e gliene danno uno nuovo, ma lui continua a volere quello vecchio solo perché non c’aveva giocato abbastanza”.

Fu cosi.

Nunzio vobis gaudium magnum

HO FINITO GLI ESAMI E SONO UFFICIALMENTE IN TESI!!!

Baci & Abbracci a tutti!